Comunicati Stampa

Bankitalia. Campania: cala pil e occupazione

Tutti i dati sono in negativo: gli investimenti industriali calano, il Pil diminuisce
dello 0,6%, il tasso di occupazione scende sotto il 40%.
È quanto emerge dalla Relazione sull’economia della Campania presentata stamattina da
Bankitalia.
«I dati di Bankitalia purtroppo non sorprendono – ha dichiarato Lina Lucci, Segretario Generale
Cisl Campania – e confermano la necessità di un radicale cambio di rotta in tema di politiche per
lo sviluppo: occorre prevenire le crisi invece di continuare a inseguirle, attraverso percorsi di
riqualificazione delle attività produttive e delle professionalità.
Su questo l’Assessorato Regionale è in clamoroso ritardo, giacché non si è mai affrontato nel
merito questo tema con le parti sociali.
Il tavolo interassessoriale promosso dal Presidente Caldoro, in risposta a una sollecitazione della
Cisl, poteva indicare un approccio diverso, ma finora si è riunito una volta sola senza produrre
risultati.
Ricerca, Sviluppo e Lavoro – ha continuato Lucci – devono interagire come strumenti di un’unica
orchestra, invece c’è chi va per conto suo e vengono fuori tante note stonate.
Come abbiamo chiesto anche nel corso della recente conferenza regionale occorre, inoltre,
procedere subito a una reale mappatura delle aree disponibili e delle condizioni attivabili per quanti
intendano investire.
In questo quadro drammatico è meglio non immaginare quale sarebbe stata la situazione se un
anno fa non si fosse messo in moto un percorso di rilancio per Pomigliano.
Quella è la strada per il futuro, per Fincantieri e in generale: le Istituzioni devono fare la propria
parte ma questo non basta.
Sindacati e imprese devono cercare assieme le soluzioni migliori e presentarle ai livelli istituzionali
competenti perché si attivino conseguentemente.

È il tempo della concretezza e occorre attivarsi subito seppur in un’ottica di medio lungo periodo. Il
tempo – ha concluso Lucci – ha un valore sottovalutato, se si spreca si traduce in un costo
elevatissimo, seppure difficile da quantificare».

 

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