Comunicati Stampa

Campania. Cgil, Cisl, Uil e Ugl scrivono al governo: estendere il fondo di rotazione alle regioni

Con una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano, al Presidente del consiglio dei Ministri, Mario Monti e al Ministro per i rapporti con il
Parlamento Piero Giarda, i Segretari Generali di Cgil (Tavella), Cisl (Lucci), Uil (Rea) e Ugl
(Femiano) della Campania, chiedono di estendere il Fondo di Rotazione previsto per gli Enti
Locali, anche alle Regioni che versano in gravi situazioni di difficoltà e che abbiano predisposto
piani di stabilizzazione approvati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
«Grazie al grande senso di responsabilità delle organizzazioni sindacali- ribadiscono i leader
sindacali- si è riusciti a mettere in campo una concreta azione di risanamento dei conti pubblici.
Tuttavia, nonostante gli enormi sacrifici richiesti alla collettività, la Campania si trova a
fronteggiare ancora enormi difficoltà dovute all’assenza di liquidità di cassa ed all’impossibilità di
spendere per evitare un nuovo sforamento del Patto di Stabilità».
«Discriminare le Regioni, infatti- prosegue la missiva – penalizzerebbe ulteriormente territori
come quello campano dove insistono Comuni che non avendo elaborato il piano di riequilibrio ad
oggi sono esclusi dai benefici del decreto».
Cgil, Cisl, Uil e Ugl della Campania chiedono quindi al Governo, attraverso un emendamento
correttivo di origine governativa, che sia riconosciuta anche alle Regioni in condizioni di grave
squilibrio, ed ai Comuni in esse insistenti che abbiano maturato situazioni di dissesto da meno di
un anno, la possibilità di accesso al Fondo di rotazione ed il riconoscimento delle misure che
prevedono meccanismi che attenuano i vincoli del Patto di stabilità.
«Il riconoscimento da parte del Governo della possibilità di accedere a risorse immediatamente
disponibili, consentirebbe alla nostra regione di avviare ulteriori misure di riequilibrio finanziario e di
cominciare a costruire una reale prospettiva di sviluppo» concludono i segretari generali.

 

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