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Lsu: le proposte del sindacato alla Regione per la definizione della vertenza

Costruire percorsi puntuali da sottoporre al Presidente De Luca per la sottoscrizione di un’apposita intesa nel tentativo di individuare le soluzioni più opportune per la definizione della vertenza Lsu. E’ stato questo l’obiettivo dell’ incontro che si è tenuto per la prima volta presso la Presidenza della Regione Campania. presieduto dal Capo della Segreteria del Presidente della Giunta, Bruno Cesario ed al quale hanno partecipato il Direttore Generale per le Risorse Umane, Antonio Oddati, il Direttore Generale per il Lavoro, Maria Antonietta D’Urso, e la Funzionaria della Direzione Lavoro, Giovanna Paolantonio. I referenti istituzionali hanno recepito le istanze di Cgil, Cisl e Uil , assumendosi l’impegno a valutarle attentamente nel merito nel corso dei prossimi incontri, da tenere a partire dalla metà del corrente mese di marzo. In particolare per le vicende di competenza della Regione, le richieste sono: il monitoraggio degli esiti dell’Avviso pubblico sulle stabilizzazioni presso le Pubbliche amministrazioni, i cui termini di adesione sono scaduti il 22 gennaio scorso, in modo da poter predisporre iniziative adeguate in relazione al contesto di riferimento, a cominciare dalla possibile revisione dei contenuti dell’Avviso stesso attraverso la previsione di contributi ben più sostanziosi; la messa a disposizione di tutte le risorse economiche disponibili per favorire le assunzioni – come previsto anche dalla Legge Madia – ovvero importo dell’Assegno ASU, integrazioni orarie, contributi governativi;  l’impegno della Regione al superamento di tutti gli ostacoli di natura burocratico- amministrativa che impediscono di fatto l’assunzione dei Lavoratori Socialmente Utili; la disponibilità a tavoli con i singoli Enti utilizzatori, alla presenza delle Organizzazioni sindacali, che richiedano azioni di supporto finalizzate all’assunzione;  la possibilità di condividere strumenti aggiuntivi rispetto alla stabilizzazione (che resta il canale principale per il superamento della precarietà) per lo svuotamento del bacino, quali l’incentivazione all’esodo volontario, misure di incentivazione adeguate per i lavoratori prossimi alla maturazione dei requisiti per la pensione, concorsi con riserva di posti per i profili C, etc.; linee guida rivolte agli Enti che esternalizzano servizi pubblici con la previsione di quote obbligatorie e/o premianti per coloro che assumono Lsu.  La Cisl e la Felsa Cisl hanno  accolto il salto di qualità nell’interlocuzione istituzionale, auspicando un maggior impegno nel voler giungere ad una soluzione positiva. I sindacati hanno poi  sollecitato la Regione a dare un segnale chiaro in tale direzione, ben sapendo che alcune questioni vanno affrontate in sede ministeriale. Anche a tal fine, si è  ribadito la loro disponibilità ad accompagnare e sostenere i percorsi che saranno condivisi anche presso il Governo nazionale, in particolare per ciò che riguarda la messa a disposizione di risorse finanziarie adeguate ed il riconoscimento delle necessarie deroghe legislative per giungere all’obiettivo comune dello svuotamento del bacino. Nel corso della prossima riunione saranno forniti anche i dati relativi alle adesioni all’Avviso pubblico ed all’attuale consistenza del bacino Lsu. Il Piano del fabbisogno della Regione sarà invece predisposto non prima del mese di giugno. La Cisl e la Felsa Cisl , infine, vigileranno come sempre  sulla capacità di tradurre questi impegni in azioni concrete che guardino al superamento della situazione di precarietà di tutti i Lavoratori Socialmente Utili della Campania.

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