Comunicati Stampa

Sanità. La Cisl lancia la campagna “Denuncia con noi”

Sanità. La Cisl lancia la campagna “Denuncia con noi”.
Gazebo all’esterno di Asl e ospedali per raccogliere segnalazioni di disservizi e sprechi

Parte oggi la campagna “Sanità, così non va. Denuncia con noi” lanciata dalla Cisl Campania e dalle sue categorie Funzione Pubblica, Medici, Università e Pensionati, assieme alle Unioni Sindacali Territoriali. Obiettivo: dire basta a una sanità che non garantisce più il diritto alla salute, segnalando all’organizzazione sindacale la persistenza di sprechi, inefficienze e corruzione nella sanità regionale.
I cittadini della Campania e i lavoratori del settore hanno pagato di tasca propria e a caro prezzo il risanamento dei conti del sistema sanitario. Tagli lineari alle risorse e ai servizi, aumento del prelievo dalle tasche dei cittadini in termini di tassazione e ticket, blocco del turn over e riduzione del personale le soluzioni che con più facilità in questi anni sono state messe a punto da Governo e Regione. Sacrifici a fronte dei quali il diritto a una adeguata assistenza non è stato garantito, come dimostrano i dati incrociati dalla Cisl sull’appropriatezza del livello delle prestazioni sanitarie in Campania, che risulta molto al di sotto della media nazionale per la maggior parte degli indicatori: dai posti letto all’assistenza territoriale, dalle liste d’attesa alla spesa per i ticket (leggi il report con numerosi dati sullo stato della Sanità in Campania e dieci proposte della Cisl).
“Il sindacato ha sempre mostrato senso di responsabilità di fronte allo stato di forte indebitamento in cui versava la sanità campana – ha detto il segretario generale della Cisl Campania, Lina Lucci -. E a distanza di tre anni, prendere atto che il deficit è stato azzerato e che abbiamo cominciato ad intaccare il debito è per noi motivo di grande soddisfazione ma anche di grossa sofferenza, perché non abbiamo avvertito lo stesso atteggiamento responsabile da parte della Giunta e di tutto il sistema sanitario campano quando si è trattato di mettere mano alle stazioni appaltanti o alle nomine “strategiche”.
“Risolvere il problema economico non equivale a mettere a posto quello della qualità dell’assistenza e, anche se è stato registrato un incremento del 15% per i Lea, questo ha interessato branche che non sono di impatto primario per la collettività. Ci preoccupa, inoltre, che non siano partite azioni di contrasto agli sprechi veri, alle inefficienze che si annidano all’interno del sistema sanitario e di quello politico che utilizza la sanità in Campania a fini elettoralistici, per arricchire le lobby del servizio convenzionato, talvolta in mano a pezzi di certa politica per noi assolutamente incompatibili”.
“Le persone che soffrono o che stanno morendo in Campania – ha aggiunto Lucci – un medico coscienzioso o un operatore sanitario responsabile lo trovano, sono le strutture e i reparti a mancare”.
“Noi non vogliamo distruggere il modello di responsabilità che abbiamo accompagnato fino a questo momento, ma partire da qui per portare a casa risultati concreti quali: risparmio economico vero  – non quello dei tagli lineari, assistenza alla collettività da Paese civile in un territorio che paga le tasse più alte d’Italia e risposte definitive agli operatori del settore sanitario che sono sfiancati per la negligenza del management”, ha concluso il segretario generale della Cisl Campania.
Alla conferenza stampa a Napoli assieme a Lina Lucci, Segretario Generale Cisl Campania, sono intervenuti Gianpiero Tipaldi, Segretario Area Metropolitana Napoli, e i Segretari Generali delle Federazioni Napoletane di categoria: della Funzione Pubblica, Salvatore Altieri; dei Medici, Roberto D’Angelo, dell’Università, Luigi Mastantuono; e dei Pensionati, Augusto Muro.
Conferenze stampa si sono tenute della Cisl si sono tenute anche ad Avellino, Benevento, Caserta e Salerno.
Tutti i cittadini sono invitati a denunciare disservizi e casi di malasanità sull’intero territorio regionale.

Per le segnalazioni è possibile:

PROVINCIA DI NAPOLI 

dal 10 al 16 luglio tutti i giorni dalle 8.30 alle 14, presso il piazzale antistante del P.O. Loreto Mare in via Amerigo Vespucci, Napoli;

dal 10 al 16 luglio tutti i giorni dalle 8.30 alle 14 presso il piazzale antistante del P.O. A. Cardarelli in via A. Cardarelli 9, Napoli;

11 luglio dalle 8.30 alle 14, presso il piazzale antistante del P.O La Schiana Pozzuoli in via Campana 250, Pozzuoli (Napoli);

11 luglio dalle 8.30 alle 14 presso il  II Policlinico, via Tommaso De Amicis, Napoli;

11 luglio, Pascale di Napoli;

14 luglio dalle 8.30 alle 14, presso il piazzale antistante del P.O. Pollena Trocchia in Via Massa, Pollena Trocchia (Napoli);

14 luglio dalle 8.30 alle 14 presso ospedale di Giugliano, via Basile;

15 luglio dalle 8.30 alle 14 presso ospedale di Nola, via del Seminario.

16 luglio dalle 8.30 alle 14, presso l’A.O. Santobono  in Piazza Medaglie d’Oro.

PROVINCIA DI AVELLINO – 15 luglio presso:

Asl Avellino;

Ospedale Moscati;

Ospedale di Ariano;

Ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi;

Ospedale di Solofra;

Ospedale di Bisaccia.

PROVINCIA DI CASERTA – 15 luglio presso:

A.O.R.N. di Caserta;

ASL Caserta.

PROVINCIA DI BENEVENTO – 17 luglio presso:

Asl Benevento;

Ospedale Rummo;

Fatebenefratelli;

Ospedale di Sant’Agata dei Goti.

PROVINCIA DI SALERNO – 10 luglio, ore 9.00 –13.00

Azienda ospedaliera San Leonardo di Salerno;

Ospedale Scarlato di Scafati;

Ospedale Santa Maria della Speranza di Battipaglia;

Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore.

Il manifesto

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