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Sviluppo Campania: Cgil, Cisl, Uil e Ugl chiedono incontro a De Luca su ruolo partecipata

Una richiesta di incontro al Presidente della Giunta regionale Vincenzo De Luca è stata inviata dai sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil e Ugl insieme a quelli categoriali per discutere del ruolo di Sviluppo Campania nel nuovo ciclo di programmazione 2014/2020 per le materie di sua pertinenza, per assicurare all’azienda efficienza ed economicità che passano attraverso la piena valorizzazione della professionalità dei lavoratori, per la maggior parte reduci da iter di precarietà piuttosto pesanti. Basti pensare che buona parte del personale arriva da altre Società Partecipate poste in liquidazione.
Con la legge regionale n. 15 del 30 ottobre 2013 sulla razionalizzazione delle Società Partecipate dalla Regione del Polo Sviluppo, Ricerca e I. C. T., Sviluppo Campania viene individuata quale società finanziaria della Regione Campania di cui essa si avvale, in via prioritaria, per lo sviluppo economico e del sistema territoriale regionale, anche in materia di comunicazione, ricerca e innovazione tecnologica, compresa quella attinente il sistema informativo e informatico. L’azienda dovrebbe, visti i cambiamenti previsti con la legge di stabilità finanziaria 2016, gestire finanziamenti destinati agli imprenditori, in quanto la società opera a supporto del tessuto imprenditoriale delle piccole e medi imprese avendo la responsabilità di gestire le pratiche per l’accesso ai fondi.
I sindacati si dichiarano preoccupati per quello che sembra ormai un blocco da parte della Regione Campania, socio unico di Sviluppo Campania, nell’assegnazione delle commesse e soprattutto della possibilità che la Regione possa esternalizzare gran parte della progettualità che spetterebbe invece ai lavoratori che operano da anni nel campo dello sviluppo economico, dell’attrazione di investimenti, dell’accompagnamento alle imprese. Con il loro lavoro, hanno permesso investimenti per milioni di euro in aree di crisi industriale e la realizzazione di importanti programmi comunitari, nazionali e regionali.

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