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Bilancio di previsione 2019 Comune di Napoli. Il giudizio di Cgil, Cisl e Uil Napoli.

“Nel percorso di predisposizione del Bilancio di previsione 2019 Cgil Cisl Uil di Napoli, pur apprezzando la disponibilità dell’amministrazione comunale, lamentano la difficoltà a creare sedi di confronto permanente che consentano un dibattito preventivo più strutturato”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dalle tre organizzazioni.
In particolare le organizzazioni sindacali “rilevano il permanere di uno stato di difficoltà finanziaria dovuto alla costante riduzione dei trasferimenti che, unitamente ai pesanti oneri delle situazioni debitorie, non consente di agire in termini di alleggerimento complessivo della pressione fiscale sui cittadini, che è anzi aumentata”. “Tutto ciò – secondo Cgil Cisl Uil di Napoli – si riflette, sul piano generale, in un persistente scarto fra la necessità di rafforzamento di tutti i servizi, a partire dai servizi sociali rivolti alle fasce più deboli della popolazione, e i bisogni crescenti di una città metropolitana che necessita, invece, di forti investimenti sulle reti materiali e immateriali per rilanciare con forza una fase di crescita economica e sociale. Tale scarto si manifesta in maniera ancor più forte nelle tante periferie della città il cui recupero e risanamento sarebbe, oggi, tanto più necessario. Situazione che determina un giudizio complessivo articolato che, se da un lato evidenzia alcuni visibili avanzamenti, dall’altro lascia inalterate le preoccupazioni più volte espresse dalle confederazioni”. “Sul terreno dei servizi – prosegue la nota unitaria – se da un lato si appostano le risorse necessarie a dare certezze e stabilità ai contratti di servizio per Asia, Napoli Servizi, Anm e Abc, dall’altro permangono su molte aziende pesanti incertezze circa gli assetti gestionali e industriali futuri. In particolare per Anm. Secondo Cgil, Cisl e Uil è ora di smetterla con un conflitto istituzionale che non porta a nulla. Non è pensabile che la Regione non assuma la centralità strategica di Napoli in tutte le sue scelte, a partire da quella che riguarda il futuro di un’azienda come Anm. Così come non sono accettabili i ritardi nella definizione di un ruolo e di una azione più incisiva della città metropolitana su tematiche decisive per i cittadini a partire dai trasporti”.
“Per quanto riguarda la macchina amministrativa comunale – si legge ancora nella nota – pur apprezzando la dichiarata volontà di procedere ad un massiccio piano di assunzioni nel corso del 2019, Cgil Cisl Uil rilevano che tale piano sarebbe solo una prima pur importante risposta alle enormi esigenze di organico derivanti dalla costante riduzione del personale comunale avvenuta in questi anni per gli effetti combinati del blocco del turn over e della situazione di predissesto del Comune. Preoccupa, però, l’assenza di un disegno organico di riorganizzazione della macchina comunale, che sia frutto di un concreto e articolato confronto con i sindacati confederali e di categoria e che dia risposte alle esigenze dei cittadini. Cgil, Cisl e Uil, inoltre, apprezzano la volontà di procedere finalmente alla necessaria stabilizzazione delle centinaia di lsu che da anni, con il loro lavoro, assicurano il mantenimento di molti servizi comunali e chiedono l’avvio delle relative procedure, con le necessarie caratteristiche di efficienza e trasparenza”.
“Sulle linee di sviluppo della città – precisano le tre organizzazioni – il Bilancio di previsione con gli strumenti di programmazione che lo accompagnano, se dal lato degli investimenti sembra confermare le notevoli opportunità di spesa soprattutto nel settore delle infrastrutture, preoccupa la persistente lentezza della effettiva capacità di cantierizzazione di tali risorse. Su questo tema, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Napoli, Walter Schiavella, Gianpiero Tipaldi e Giovanni Sgambati propongono la creazione di un tavolo permanente di monitoraggio, così come previsto nell’accordo sottoscritto nel marzo 2017 e da una puntuale e verificata attuazione del protocollo di intesa sugli appalti, sottoscritto con l’amministrazione comunale nel marzo del 2018”.
“La crescita dei flussi turistici della città – concludono Cgil Cisl Uil di Napoli – determina, anche attraverso l’aumento della tassa di soggiorno, il notevole incremento delle entrate previste, ma non si evince nessun collegamento nell’utilizzo di tali risorse con le opportune politiche di sostegno al settore che devono invece confluire in un progetto capace di dare qualità e strutturalità a una crescita che oggi appare per lo più spontanea e disordinata, generando lavoro precario e irregolare”.

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