Comunicati Stampa

Cisl e Fiba Cisl: fissare per legge un tetto agli stipendi dei top manager. Al via la raccolta firme a Napoli

Al via domani a Napoli, dalle ore 10:00 con il gazebo allestito in via Verdi, la raccolta firme, promossa da Cisl e Fiba (Federazione italiana bancari e assicurativi) Cisl, per una legge di iniziativa popolare finalizzata a porre un tetto alle retribuzioni dei top manager. Il progetto di legge di iniziativa popolare, denominato “Limiti massimi degli emolumenti dovuti al top manager di società di capitali a titolo di retribuzione e di bonus”, si ispira ai principi di giustizia ed equità che da sempre guidano l’operato del sindacato guidato da Raffaele Bonanni, primo firmatario della petizione. Il disegno di legge prevede un tetto massimo di 588mila euro per gli stipendi: 294mila di componente fissa e altrettanto della variabile, tra bonus, incentivi e stock option. Si propone, inoltre, l’abolizione dei bonus all’uscita e di tutte le altre forme di indennità, retribuzioni anticipate o premi per acquisizioni e vendite. Per promuovere la raccolta firma la Fiba Cisl Campania allestirà, nel corso delle prossime settimane, gazebo in diversi punti della città.

Dopo l’appuntamento di domani in Via Verdi, questi gli appuntamenti successivi: il 12 luglio al Centro Direzionale, il 16 luglio in Via Diaz (ingresso Metropolitana), il 18 luglio in Piazza S. Vitale e il 22 luglio in Via Scarlatti. “Ci sono amministratori delegati che guadagnano con tre giorni quanto un dipendente medio ricava, se gli va bene, da un intero anno di lavoro. – spiega Lina Lucci, segretario generale Cisl Campania – C’è un tempo nuovo in cui si chiede a chi ha di più un maggiore senso di responsabilità. Occorre, più in generale, ripristinare criteri di equità e di merito; è eticamente incettabile che ci siano buonuscite da nababbi per manager che hanno affossato le aziende che hanno guidato. Di più: bisognerebbe raddoppiare l’imposizione fiscale su chi guadagna cifre elevatissime. Dopo Napoli la raccolta partirà anche nelle altre province della Campania e contiamo in una risposta positiva da parte di tantissimi lavoratori e cittadini”. “Viviamo in un’era che ha perso di vista i valori, – aggiunge Anna Borriello, segretario generale aggiunto Fiba-Cisl Campania – la finanza predatoria, i grandi speculatori finanziari hanno privato l’economia reale della linfa vitale: il capitale. Ne deriva una sperequazione nella distribuzione del reddito favorevole alla rendita finanziaria, meno all’impresa e assolutamente penalizzante per i redditi medio bassi. In questo contesto è assolutamente intollerabile accettare che i top manager  vengano retribuiti con compensi in media 46 volte uno stipendio medio di settore, con punte, in alcuni casi, di oltre 100 volte. Da qui la necessità di intervenire, presentando una proposta di legge popolare per porre un tetto agli stipendi dei manager”.***

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