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Collegato alla Finanziaria, Cgil e Cisl: sul Servizio idrico nessuna privatizzazione, salvaguardati i livelli occupazionali

“Il maxi emendamento alla Finanziaria 2014, che il Consiglio regionale ha approvato il primo agosto 2014, contiene importanti novità rispetto al Servizio idrico integrato. In primo luogo viene recepito il contenuto dell’Accordo sottoscritto nei mesi scorsi dalla Regione Campania, dai Commissari straordinari per gli Ato 2-3-4,dalla Gori Spa e dal sindacato”. A sostenerlo, in una nota congiunta, sono le segreterie regionali di Cgil e Cisl Campania.
“L’accordo prevede la salvaguardia occupazionale per centinaia di lavoratori dipendenti da ditte private che da decenni gestiscono importanti opere(centrali di sollevamento e depuratori) per conto della Regione Campania. Altro punto qualificante è la definizione di un percorso di efficientamento delle opere da trasferire agli Enti d’ambito competenti per territorio”.
Siccome il trasferimento di tali opere richiede vari anni, la Regione Campania – con propri Decreti – le affiderà per 36 mesi ai Gestori attualmente presenti nei vari Ato precisando che:
la Regione Campania pagherà tale servizio mediante “i proventi da tariffe”(comma 91) per i servizi di captazione e adduzione delle risorse idriche e di collettamento delle acque reflue; la Regione Campania non pagherà più tale servizio con le attuali gestioni in appalto realizzando enormi risparmi per le risorse finanziarie regionali e, quindi, per la collettività;
i lavoratori dipendenti dalle Ditte appaltatrici saranno assunti per 36 mesi dai Gestori individuati per Decreto dalla Regione Campania; alla scadenza dei 36 mesi di durata delle convenzioni che regoleranno i rapporti tra la Regione Campania ed i Gestori di cui al punto precedente, i firmatari dell’Accordo definiranno soluzioni definitive sia per la gestione delle Opere sia per i Lavoratori occupati.
“Questo accordo – aggiungono Cgil e Cisl – sarà recepito nell’Ordinamento regionale e ci consentirà di recuperare una grave ingiustizia che si stava consumando a danno degli stessi lavoratori perché, nel giugno 2013, la Giunta regionale emanò la delibera numero 172 che prevedeva il trasferimento delle opere di cui sopra senza alcuna tutela per i lavoratori occupati, per i quali si prospettavano i licenziamenti collettivi”.
“Per scongiurare tale ipotesi, il sindacato ed i lavoratori, negli ultimi 12 mesi, hanno posto in essere iniziative di mobilitazione costanti ed efficaci”.
“Il collegato alla Finanziaria regionale non sancisce che la gestione dell’acqua passa per tre anni nelle mani dei privati”,come sostenuto dal qualche giornale, perché negli Ato 2-3-4 i Gestori interessati alle convenzioni sono prevalentemente società per azioni a capitale pubblico, Aziende speciali, Consorzi intercomunali. La Gori Spa è l’unica Azienda firmataria del richiamato Accordo perché lo stesso concludeva la dura vertenza della Centrale di Cercola ,che è situata nel territorio dell’Ato 3 il cui Gestore unico è proprio Gori Spa”.
Ma la stessa Gori è una Società per Azioni a capitale misto nel quale la componente pubblica è maggioritaria.
Il maxi emendamento introduce una Struttura di Missione che in attesa dell’approvazione della Legge regionale di riordino del Servizio Idrico Integrato dovrà coordinare gli interventi di pianificazione e gestione delle risorse idriche. Quando questo nuovo soggetto si sarà insediato si porrà il problema di aprire il confronto sulle questioni di maggiore criticità per il settore idrico.
Il maxiemendamento approvato dal Consiglio interviene su una molteplicità di problematiche (dal turismo alle Comunità Montane, alle aziende partecipate, ai piani urbanistici) sulle quali il giudizio complessivo compete ai segretari generali regionali di Cgil, Cisl e Uil.
“Con questo comunicato – concludono Cgil e Cisl – ci siamo limitati ad evidenziare che le novità introdotte nel Servizio Idrico Integrato sono il frutto delle iniziative e del confronto che il sindacato – insieme ai lavoratori ha condotto negli ultimi mesi con l’assessorato all’Ambiente,con il Presidente del Consiglio Regionale, con Gruppi politici rappresentati in Consiglio e con gli Ato. E’ un risultato importante perché rappresenta un deciso passo avanti verso la conclusione della vertenza, per la salvaguardia dei livelli occupazionali e l’efficienza del Servizio Idrico Integrato”.

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