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Mutilazioni Genitali: Cgil, Cisl, Uil Campania chiedono alla Regione di istituire una legge ad hoc

Napoli, 6 febbraio 2018- La Campania non ha ancora una legge che tuteli le donne e le bambine, in particolare le comunità di migranti residenti nella nostra regione, dal fenomeno delle Mutilazioni Genitali Femminili (MGF), pratica che mette a rischio la salute psicofisica di migliaia e migliaia di bambine e ragazze. L’ultimo tentativo di introdurre una legge regionale ad hoc risale a 7 anni, purtroppo mai più rimesso in agenda.
I dati diffusi in questi giorni registrano che tra le 61 mila e 80 mila donne sul territorio nazionale hanno subito in una qualche forma di mutilazione in tenera età.
Solo recentemente il nostro Paese, si è dotato di apposite linee guida per far fronte a questo fenomeno in maniera più adeguata e capillare sia in termini di prevenzione che di assistenza delle vittime presso i presidi sanitari.
Il Coordinamento donne di CGIL CISL UIL della Campania, in occasione della Giornata Internazionale della tolleranza zero per le mutilazioni genitali femminili, chiedono alla politica e alle istituzioni a tutti i livelli di farsi promotori di una legge ad hoc e di istituire un presidio sanitario in Campania.

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