Comunicati Stampa

Patronati: parte la mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil contro i tagli imposti dal Governo

Patronati: parte la mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil contro i tagli imposti dal Governo.
In Campania a  rischio oltre 200 posti di lavoro e servizi per  oltre 400mila cittadini 

Con una lettera al Presidente del Consiglio Renzi prosegue la mobilitazione del Patronati di Cgil, Cisl e Uil contro i tagli imposti dal Governo con la legge di Stabilità. “Un ennesimo attacco al welfare, ai diritti dei cittadini, al senso più profondo della tutela gratuita – hanno affermato i direttori dei tre patronati provinciali: Picardi (Cgil), Esposito (Cisl) e Tavella (Uil), insieme ai responsabili dell’area metropolitana di Napoli di Cisl e Uil, Gianpiero Tipaldi e Fulvio Bartolo, nella conferenza stampa di oggi, prima tappa di una serie di iniziative previste su tutto il territorio regionale,
“Il Governo si appropria di soldi non suoi, perché il Fondo Patronati è alimentato dai contributi di 21.000.000 di lavoratori, messi disposizione per un servizio gratuito a 50.000.000 milioni di cittadini. Il taglio di 150 milioni nei confronti dei patronati è la faccia nascosta del Governo che a parole magnifica il futuro, ma poi nasconde con cura i colpi che infligge alle persone in carne e ossa. Da una parte si impone al cittadino con sempre maggiore frequenza di relazionarsi con il sistema previdenziale, assistenziale ed infortunistico, esclusivamente tramite i mezzi informatici, dall’altro si tagliano i fondi a chi, come i patronati, accompagnano e assistono il cittadino in questa pratica. Pratica che viene svolta con professionalità e competenza e a cui si ricorre senza dover sborsare soldi.
In Campania, secondo i dati del Ce.Pa., il centro che raccoglie i patronati Acli, Inas Inca, Ital, sono a rischio 200 dipendenti . Personale che ha prestato assistenza nei 200 uffici dislocati sull’intero territorio regionale a:

  • 40.000 lavoratori e pensionati che hanno chiesto consulenza per poter accedere al pensionamento o di verifica della propria pensione;
  • 240.000 persone per la disoccupazioni e welfare familiare;
  • 55.000 anziani e disabili per i diritti dell’area socio – assistenziale;
  • oltre 15.000 nuovi cittadini extra-comunitari

Il taglio ai patronati, quindi, comporta solo e soltanto la compressione dei diritti delle persone, non un miglior servizio pubblico il quale, peraltro, dall’azione dei patronati riceve solo benefici e che fa risparmiare alla Pubblica Amministrazione ben 657 milioni di euro all’anno. Per questo, con la petizione in Campania che ha raggiunto oltre 9 mila firme, si chiede al Governo di ritirare la disposizione prevista al comma 10 dell’articolo 26 del ddl di stabilità 2015.
La conferenza stampa sarà seguita da altri momenti di mobilitazione:

  • 13  novembre: presidio presso la Questura di Napoli
  • 15  novembre: ore 10.00 /17.00 gazebo e volantinaggi in piazza Dante
  • 17  novembre:  ore 10.00 presso  la   sede Uil Campania incontro con tutti i parlamentari campani

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